Weekly Playlist N.41 (2021)

 

La metà abbondante di palinsesto messa a disposizione delle novità sentite nei più tetri meandri della rete è finalmente tornata ad essere una piacevole abitudine piuttosto che un bel fuori programma, tuttavia tocca dire che la sorveglianza del panopticon d’eccezione Pagan Storm Webzine sembrava essere finita col concentrarsi soltanto sulle attività del terremotante novembre in costante avvicinamento; o almeno toccava dirlo fino a questo giovedì, forse il primo giorno di playlist a vederci raccogliere finalmente i primi frutti della tornata iniziale di prestigiosi full-length ottobrini. A dare il simbolico via a tale consapevolezza, con la botta di vita che solo un’uscita a sorpresa può dare, sono stati i russi Blackdeath con la pubblicazione del nuovo Also Sprach Das Chaos”, manuale di storture uditive che rimette in pista il trio di San Pietroburgo a bordo di due veri colossi in tracklist, dei quali “Im Labyrinth” dovrebbe bastare a farvi ravvedere qualora ve lo stiate colpevolmente perdendo. Non vi sono invece scusanti di alcun genere per chi sta ignorando l’ennesimo prodotto di gran classe uscito dai confini francesi, stavolta recante il titolo Sidereus Nuncius” e la firma dei Hegemon, i quali hanno rispettato le attese dei pochi ma devoti sostenitori cui è dedicata “Shamanic Cosmocrator”, oppure il gran bell’esordio dei teutonici Gràb Zeitlang” reclamizzato svariate volte in questi spazi, ma lo stesso meritevole di una “A Gråbliacht” infilata di soppiatto verso metà puntata. Completano l’alquanto pregiata cinquina di laute anticipazioni altre due tracce inedite provenienti, manco a dirlo, dalla luculliana programmazione novembrina di cui saprete già i particolari, ma che potrebbe sorprendervi più di quanto ora pensiate: dopo il primo bombastico singolo, i finlandesi Darkwoods My Betrothed deviano sull’epica quorthoniana di “Murktide And Midnight Sun” per presentarci il loro ritorno Angel Of Carnage Unleashed”, fortunatamente atteso da una buona schiera di estimatori della prima o ultima ora per il 12; stesso discorso semmai moltiplicato in portata emotiva per i romeni Negură Bunget, pronti a rilasciare il 26 l’opera postuma e conclusiva, Zău”, della trilogia transilvana rimasta interrotta per i motivi che tutti conosciamo, e che ora riprende a palpitare per un ultimo valzer sulle note di “Tinerețe Fără Bătrânețe”. Sempre in tema di album che ci faranno ricordare tutto sommato bene il travagliato 2021, dopo la carrellata di novità non può mancare un cenno all’elaborato scritto vergato in settimana allo scopo di rendere onore in maniera definitiva al sublime Primordial Arcana”. Il successo riscosso in ogni dove dai cascadici Wolves In The Throne Room andava premiato una volta ancora sulle nostre selezioni del giovedì, e a questo giro la scelta è stata facile essendo “Underworld Aurora” l’unico brano mantenutosi lontano dai nostri lidi, almeno finora. Certo sale un po’ di lecito sconforto di fronte al posticipo di ben un anno per il tour di novembre dei nordamericani, tuttavia il silver lining è rappresentato dalla data del 2 febbraio che i norreni Arcturus hanno confermato si terrà al Legend Club di Milano. Ormai qui le dita le teniamo incrociate per natura, visti gli show ancora eroicamente fissi in cartellone dei Marduk e quelli altrettanto rimandati proprio in questi istanti dai Finntroll; nel frattempo è ora di ripercorrere il mitico Aspera Hiems Symfonia” di “Wintry Grey”, insieme alle altrettanto mitiche vicende di quella che doveva essere l’epica calata di Sverd e compagni tra i monti camuni, che male non fanno entrambe le cose. La Norvegia galoppa selvaggia e conquista pure l’unico anniversario del mese, non grazie ad una vecchia gloria ma ad uno dei migliori portabandiera della scena attuale. Compie difatti quindici anni Skogskvad”, debutto dei mai troppo lodati Galar dal quale è stata scelta “Hugin Og Munin” come degna rappresentante. Prima dei saluti bisogna comunque attraversare una coda parecchio impegnativa, passando attraverso la Germania del nostro personale culto Nachtfalke e la Polonia degli Arkona ospiti per la seconda settimana di fila: saranno anche dei bonus inclusi senza particolari motivazioni, ma guai a lasciarsi scappare l’occasione per riascoltare “Einherjer (Doomed To Die)”, dal pressoché omonimo sophomore record dei teutonici, e l’altra quasi title track “W Mglistej Konstelacji Lodu…” che chiude il quarto lavoro degli incursori slavi; contiamo sul vostro indomito spirito, e intanto ci vediamo sempre qui tra altri sette giorni.

Ascoltatela interagendo con il tasto play sottostante. Buona scoperta!

 

1. Blackdeath“Im Labyrinth” (from Also Sprach Das Chaos”, End All Life Productions 2021)

2. Wolves In The Throne Room“Underworld Aurora” (from Primordial Arcana”, Century Media Records 2021)

3. Hegemon“Shamanic Cosmocrator” (from Sidereus Nuncius”, Les Acteurs De L’Ombre Productions 2021)

4. Darkwoods My Betrothed“Murktide And Midnight Sun” (from Angel Of Carnage Unleashed”, Napalm Records 2021)

5. Gràb“A Gråbliacht” (from Zeitlang”, Trollmusic 2021)

6. Negură Bunget“Tinerețe Fără Bătrânețe” (from Zău”, Lupus Lounge Records 2021)

7. Arcturus“Wintry Grey” (from Aspera Hiems Symfonia”, Ancient Lore Creations 1996)

8. Galar“Hugin Og Munin” (from Skogskvad”, Heavy Horses Records 2006)

9. Nachtfalke“Einherjer (Doomed To Die)” (from Doomed To Die”, Christhunt Productions 2021)

10. Arkona“W Mglistej Konstelacji Lodu…” (from Konstelacja Lodu”, Eclipse Productions 2003)

Michele “Ordog” Finelli

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